La Genziana
La Genziana
Manifattura Tabacchi SOCIAL DISTRICT
Una nuova piazza digitale che permette ai residenti e alle realtà che compongono il tessuto micro-imprenditoriale intorno a Manifattura Tabacchi di incontrarsi, conoscersi e dare vita a una nuova forma di socialità.
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La Genziana propone corsi di ginnastica artistica, psicomotricità e hip hop per bambini e adulti con istruttori qualificati FGI.
Tra i partecipanti del programma di formazione sulla comunicazione digitale del progetto Manifattura Tabacchi Social District, Cristiana Baldassarre presenta i corsi dell’associazione sportiva La Genziana, e racconta come si è attivata per offrire lezioni online durante il lockdown.
La Genziana
La Genziana A.S.D. nasce nel luglio del 2016 a Firenze. Utilizzo volutamente il verbo “nascere” perché è stata fortemente voluta dalla sottoscritta, Cristiana Baldassarre, Presidente della suddetta A.S.D, e costantemente allevata come fosse una figlia.
Scelgo il nome La Genziana per rimarcare le mie radici abruzzesi: la genziana è una pianta conosciuta più per le proprietà benefiche delle sue radici che per la bellezza della pianta. Alta solo pochi centimetri e apparentemente delicata, sfida un clima e un terreno ai limiti della sopravvivenza, fiorisce esposta sia al cocente sole estivo che al freddo gelido del periodo invernale. Ecco quindi che assume il significato di determinazione esattamente come la donna che ne nasce all’interno, visibile nel logo dell’associazione. A 25 anni divento il Presidente più giovane, nell’ambito dell’associazionismo sportivo, sul territorio nazionale.
Vado in cerca di uno spazio e trovo una bellissima palestra, in centro a Firenze, presso il Conservatorio di Santa Maria degli Angeli. Iniziamo bene, ho da subito bisogno di collaboratori e nel primo anno lo staff tecnico arriva a 7 componenti per un totale di 90 bambini, tutti piccoli ginnasti. L’anno successivo mi viene assegnata una palestra all’interno di una Scuola comunale nel Q1, la Scuola Cairoli, poi la Scuola Enriques Capponi si unisce alle due precedenti strutture e attiviamo – oltre ai corsi di Psicomotricità funzionale e Ginnastica artistica – i corsi di Hip Hop per bambini e adulti, dandoci una struttura interna più vicina a quella di una polisportiva.
Nell’anno sportivo 2019/2020 si è aggiunta la Scuola primaria Rossini, in zona San Jacopino, nella cui palestra abbiamo tenuto corsi di Pet Therapy con il lavoro di due psicomotriciste qualificate che, con l’ausilio di giochi mirati e la presenza del cane, hanno coinvolto tutti quei bambini per i quali, per difficoltà motorie e/o relazionali, era difficile l’interazione in un gruppo classe.
CORSI
- Psicomotricità: 3-5 anni
- Ginnastica artistica: 6-7 anni, 8-10 anni, 11-14 anni, adulti
- Hip hop: bambini, ragazzi, adulti
- Pilates
- Pet Therapy
DOVE SIAMO
– Palestra Conservatorio di Santa Maria degli Angeli, Via Giuseppe Giusti 23;
– Palestra Scuola Cairoli, Via della Colonna 3;
– Palestra Scuola Enriques Capponi, Viale Matteotti 22;
– Scuola primaria G. Rossini, Via Rossini 25.
DURANTE IL LOCKDOWN
Il Covid-19 ha cristallizzato le nostre attività in palestra, ma noi siamo andati avanti con lezioni su Zoom per tutti i nostri corsi di ginnastica artistica, dirette giornaliere di fitness sulla pagina Facebook de La Genziana A.S.D., appuntamenti con video tutorial per avvicinare i neofiti al mondo della ginnastica artistica a scadenza settimanale così come i laboratori creativi per i più piccoli e le coreografie di hip hop della domenica.
Ogni settimana un planning differente a cui si è aggiunta la rubrica del giovedì “Pillole di fitness”, con suggerimenti sull’automassaggio e video sulla giusta esecuzione degli esercizi più frequenti ma spesso eseguiti erroneamente e propri del mondo del fit.
Cristiana Baldassarre
Di origine abruzzese, decido di trasferirmi a Firenze per completare gli studi universitari e in contemporanea inizio da subito a collaborare in palestre di fitness e associazioni sportive che sempre si occupano di ginnastica artistica. Questo è infatti lo sport che inizio a praticare da bambina, che mi vede crescere e mi fa girare per i palazzetti di tutta Italia. Negli allenamenti comprendo cosa significano passione, dedizione, sacrificio e determinazione, tutte caratteristiche che mi hanno formato come donna, persona e istruttrice.
È questo infatti il passo che, terminata la vita da ginnasta agonista, decido di intraprendere insieme alla qualifica di giudice regionale di gara: mi formo per diventare tecnico nazionale di FGI, studio e investo in master, brevetti tecnici, sacrifico interi fine settimana per mesi pur di qualificarmi ed essere competente, la più giovane tra tanti “big” della ginnastica artistica. Ma per me insegnare è trasmettere ai miei allievi, oltre alle nozioni su gesti tecnici ed esecuzioni di esercizi più o meno complessi, l’entusiasmo che solo facendo ciò che più ti piace riesce a muoverti e che ti porta a smuovere le montagne quando le situazioni si complicano.
Tanti sono stati coloro che volevano farmi desistere dal realizzare il mio sogno: probabilmente per molti un futuro assicurato nell’attività di famiglia e nella propria città di origine avrebbe già significato il massimo dell’appagamento, ma non per me. Costituire un’associazione sportiva, prevalentemente incentrata sulla ginnastica artistica, in cui avessi piena libertà di movimento e di espressione, un vestito cucito su misura che risaltasse le mie peculiarità e le cui sorti dipendessero da me soltanto, era ciò che più desideravo.
Farlo in una città per molti aspetti a me estranea, mi faceva sentire forte e precaria allo stesso tempo: nessun appoggio e poche conoscenze, nessuno spazio all’inizio dove potermi appoggiare e con poche attrezzature a disposizione ma la volontà – la stessa che da ginnasta mi ha spinto a superare i limiti (di gravità in primis) e quelli che ogni tanto la mente voleva impormi, ha smosso le montagne.
Inizio con l’aprire un corso, gestito da me per due anni, in una piccola sala all’interno di una palestra di fitness, il nome “La Genziana A.S.D.” non è ancora stato coniato: alla prima lezione avevo 4 bambine e alla fine dei due anni arriviamo ad essere 20. Penso di poter fare di più se solo avessi uno spazio e delle attrezzature differenti, un’organizzazione più organica e la piena libertà di azione su scelte e decisioni. Così è iniziato il percorso che portato alla nascita della mia associazione sportiva.