Superblast I Edizione
08.02.21 – 18.09.21
SUPERBLAST, da sùper, dal latino super-, «sopra», e da -blasto, dal greco βλαστός «germe», è qualcosa di grande, che deve ancora nascere.
La prima edizione di SUPERBLAST ha visto i sei artisti selezionati coinvolti nella produzione di sei opere che si sono ispirate al ripensamento dei rapporti tra uomo e ambiente, individuo e collettività, natura e cultura.
Alla mostra fisica, che ha rappresentato il livello esperienziale del progetto, si è aggiunto l’archivio digitale supersuperblast.it – la piattaforma interattiva che raccoglie l’indagine realizzata dai sei artisti in residenza.
Supersuperblast.it
Il libro
SUPERBLAST I si è concluso con l’omonima pubblicazione edita da NERO Editions.
Abbandonando la forma del tradizionale catalogo della mostra, il libro è il risultato del dialogo e lo scambio fra gli artisti e gli autori unendo materiale di ricerca, documentazione fotografica, narrazione ed esplorazione teorica.
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La mostra
La mostra, a cura di Caterina Taurelli Salimbeni, raccoglie le opere dei sei artisti selezionati all’interno di una call internazionale ispirata al ripensamento dei rapporti tra uomo e ambiente, individuo e collettività e natura e cultura. Questa si costituisce come un organismo: respira e si evolve secondo i tempi e gli spazi di ciascuno dei sei progetti artistici, e trova il suo habitat nella zona intermediale tra categorie culturalmente distanti, scavalcando i confini e limiti di una mostra tradizionale. L’idea di un’ecologia come nuova possibilità di relazione si estrinseca negli oggetti di ricerca dei sei artisti: lo stato di natura contemporaneo nel virtuale; il rapporto tra ambiente urbano e ambiente naturale; il paradosso insito nella mobilità elettrica; i semi del colonialismo nella rappresentazione del paesaggio; lo spazio dell’arte in relazione ai fattori incontrollabili del contesto; il parallelo tra biodiversità culturale e biodiversità naturale.
Ciascun artista problematizza un aspetto del tema e lo espande, lo muove all’interno di un contesto, come quello di Manifattura, che è esso stesso in movimento, contribuendo a restituire un’identità nuova, stratificata su quella preesistente e arricchita da una serie di conversazioni più o meno esplicite. Si attiva così quella conversazione infinita di cui parla Nicolas Bourriaud nel riferirsi all’opera d’arte.
Tutte le performance, le sculture, i video e le installazioni
sono il risultato di percorsi intrapresi individualmente, ma con parentele celate nella forma di un sottobosco, di cui l’esposizione è una rappresentazione visibile.
Micromegàsuoni – IPER-collettivo
4-20 Airmarks – Oliviero Fiorenzi
Nature is not green – Antonio Bermúdez Obregón
Violette Maillard – Bargaruda I
NOT SO FAR AWAY – Federica di Pietrantonio
Edoardo Aruta – La Furia del Dire
Photo credits: Leonardo Morfini, ADRYA
Video credits: Alessandro Bartoletti
Gli Artisti
EDOARDO ARUTA
Ha studiato presso l’Accademia di Belle Arti di Roma e l’Università IUAV di Venezia. Parallelamente agli studi ha lavorato come scenografo e scenotecnico in ambito teatrale e cinematografico, contemporaneamente ha sviluppato una pratica artistica che dal 2003 lo porta ad esporre in vari ambiti a livello nazionale e internazionale. Nel 2013 fonda a Venezia il collettivo artistico Gli Impresari insieme a Marco Di Giuseppe e Rosario Sorbello.
La sua pratica è basata sulla disamina dei fenomeni sottostanti l’esperienza di vita quotidiana, dall’interazione con i luoghi e la relazione tra persone e “oggetti” alle possibilità d’esplorazione di significati reali e fittizi che li circondano.
ANTONIO BERMÚDEZ OBREGÓN
Vive e lavora in Colombia, a Bogotà.
Le sue opere sono state esposte in mostre presso l’Espacio El Dorado e la SGR Galería (Bogotá), alcuni dei musei più importanti in Colombia e, in ambito internazionale, presso lo Humboldt Forum (Berlino) e la Jan Van Eyck Academie (Maastricht). Ricercatore visivo e architetto, la sua duplice pratica artistica connette il territorio nelle sue molteplici forme, lavorando all’intersezione tra cultura e paesaggio. Il suo lavoro tratta temi quali l’orientamento, la geopolitica, la toponimia, il colonialismo, l’esotismo, e l’immaginario delle nazioni.
FEDERICA DI PIETRANTONIO
Vive e lavora a Roma. Studia Pittura presso RUFA – Rome University of Fine Arts laureandosi nel 2019, e svolge la sua ricerca sulla tesi spending free time presso KASK (Ghent), dove sviluppa il progetto Vacation Spot. Nel 2017 viene selezionata per Mediterranea 18 Young Artists Biennale e l’anno successivo entra a far parte di Spazio In Situ, dove lavora come artista e web designer. Ha esposto in diversi spazi tra cui Las Palmas (Lisbona), Gouvernement (Ghent), Una Vetrina (Roma) e The Gallery Apart (Roma).
La sua ricerca si concentra su rapporti, relazioni e processi che si sviluppano da realtà simulate o virtuali e piattaforme sociali.
IPER-COLLETTIVO
Un gruppo multidisciplinare di giovani professionisti provenienti da background diversi, uniti dall’interesse per la sperimentazione, la sostenibilità e le forme interattive di espressione e dalla stessa visione sull’arte, l’architettura e l’ecologia. Iper-Collettivo indaga la relazione tra il territorio e le sue comunità, attraverso la realizzazione di progetti partecipativi e socialmente inclusivi.
OLIVIERO FIORENZI
Da dieci anni vive e lavora a Milano. Vivendo tra questi due contesti, ha sviluppato una particolare sensibilità per il tema del paesaggio. Attraverso il suo vissuto personale costruisce un complesso apparato segnico figurativo, grazie al quale entra in relazione con il contesto in cui opera producendo installazioni pittoriche e scultoree.
Ha esposto in gallerie, fondazioni e musei tra cui The Address (Brescia), Sonnenstube (Lugano), Fondazione Feltrinelli e La Triennale (Milano), Ex-Dogana (Roma) e La Mole (Ancona).
VIOLETTE MAILLARD
Le sue opere sono state esposte in ambito internazionale in spazi sperimentali ed istituzionali quali il National Art Museum of China (Pechino), l’ex showroom Gavina e il MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna, l’Istituto di Cultura Italiana di New York, il Museum fur Moderne Kunst (Frankfurt am Main), la Palazzina dei Bagni Misteriosi e la Fondazione Feltrinelli (Milano).
Nel 2016 vince la XIII edizione del New York Prize ed è residente presso l’ISCP (International Studio and Curatorial Program, New York). Nel 2019 vince la prima edizione del Premio Italia-Cina ed è in residenza presso il National Art Museum of China (Pechino).
Superblast, Photo Credits: Giovanni Savi