La storia del papillon raccontata da Mani del Sud
Saper Fare [Home Edition]
La storia del papillon
raccontata da Raffaele Stella Brienza
fondatore e designer di Mani del Sud
Mani del Sud
Il papillon è un dettaglio irrinunciabile per i dress code che esigono lo smoking e il frac.
Oggi questo iconico accessorio abbandona la sfera esclusiva degli eventi speciali alla conquista di nuovi look e occasioni d’uso quotidiane. Il papillon può diventare un accessorio casual, classico ed eccentrico, pur mantenendo un affascinante connotato retrò.
Le origini
Secondo la teoria più diffusa, l’origine del papillon risale ai tempi dei mercenari croati nella Guerra dei trent’anni, nel XVII secolo.
Si ipotizza infatti che i mercenari croati legassero la camicia a fiocco tramite una sciarpa e che i francesi, innamorandosi subito di questo accessorio, ne trassero spunto chiamandolo ‘cravate‘ (da ‘croate’, croato in francese).
Parlando della cravatta, nel saggio “Trattato della vita elegante” del 1830, Honoré de Balzac dà qualche suggerimento sulla cravatta a farfalla, mentre più tardi, nel 1886, il papillon esordisce per la prima volta al rinomato Tuxedo Club di New York, diventando da subito espressione di una sofisticata eleganza.
Simbolo di eleganza e ribellione
Il papillon ha anche avuto connotazioni ideologiche per diversi gruppi politici. In Italia è stato un simbolo attribuito a futuristi, comunisti, anarchici e rivoluzionari in genere.
Nel corso degli anni infatti, il papillon ha contraddistinto il look di politici di rilievo come sir Winston Churchill — che non usciva mai di casa senza indossarne uno — e ha subìto la repressione fascista poiché considerato accessorio troppo ‘ribelle’.
In onore del compositore Giacomo Puccini e della sua opera “Madame Butterfly”, il papillon nel 1904 entra ufficialmente a far parte del vocabolario comune.
Papillon è uno dei nomi con i quali viene tuttora indicato. E’ la traduzione francese del termine ‘farfalla’, che appunto ne ricorda la forma.
Forme e usi
Di norma le estremità del papillon non dovrebbero superare in altezza le punte del colletto della camicia ed in larghezza le linee laterali del viso. In questo modo si mantengono le proporzioni corrette.
Esistono varie tipologie di papillon: da annodare, già annodati e a punta di diamante.
Papillon a punta di diamante
Quest’ultimo è ideale per gli uomini meno alti o con una forma del volto più sottile. Adatto agli smoking con rever a lancia, poiché la forma del papillon ne richiama e accompagna lo stile.
come si abbina
Quando il dress code lo richiede il papillon deve essere abbinato all’abito, seguendo i rigorosi canoni dell’eleganza.
Con lo smoking si indossa nero (da cui l’espressione black tie), in raso o seta lucida accompagnato alla fascia.
Per una serata in frac invece sarà bianco in piqué come il gilet.
Messe da parte le mise d’eccezione, il papillon si trasforma in un accessorio ironico adatto ai look più casual, per esempio con una giacca sportiva o abbinato a un maglione.
come si realizza un papillon
mani del sud
Raffaele Stella Brienza è fondatore e designer del brand Mani del Sud.
Le sue collezioni riportano l’essenza delle sue radici, diversificate in un’ampia gamma di accessori da uomo. La versatilità del papillon, cuore e anima di Mani del Sud, si unisce allo stile autentico degli accessori e si completa con raffinate camicie dal taglio sartoriale, cravatte, portafogli, pochette e shopping bag. Pura seta, cotone naturale e vera pelle sono i materiali con cui le creazioni di Mani del Sud sono realizzate a mano in un dialogo tra tradizione e visioni future del nostro tempo.