La cura per God is Green
La cura per God is Green
In occasione del festival GOD IS GREEN… e vive alle Cascine, agli artisti in residenza è stato chiesto di ideare dei manifesti partendo dalla riflessione sulla parola green. Ognuno ha affrontato liberamente il tema realizzando sei grafiche originali che sono state successivamente stampate in formato poster e distribuite gratuitamente in migliaia di copie al pubblico dell’evento.
Yellow + Blue
Mohsen Baghernejad Moghanjooghi
2018
Stampa off-set su carta, 70x100cm
Il poster nasce da un progetto di installazione sul concetto di distanza, usando il medium delle scritte tipico dell’artista. Il lavoro consiste di due parole, blue e yellow, scritte su due pareti, una di fronte all’altra, per presentare una dimensione di verde. L’artista ha presentato lo sketch di questa installazione per il poster dell’evento green.
Una mattina non mi son svegliato
Matteo Coluccia
2018
Stampa off-set su carta, 70x100cm
L’artista ha apposto a un manifesto funebre una scritta che riporta i primi due versi del canto popolare Bella Ciao a cui ha aggiunto l’avverbio di negazione. Un modo per non dimenticare di contemplare le cose del mondo. Un invito ad agire.
Il pappagallo di Cézanne
Stefano Giuri
2018
Stampa off-set su carta, 70x100cm
Il poster si sviluppa partendo da un ragionamento che tenta di avvicinare quelle che sono le immagini più green dell’immaginario collettivo. Nella sua accezione più comune green è ecologico. È il pappagallo che per una invenzione di Cézanne maschera la tossicità del verde da lui utilizzato.
You can't go green on...
Lori Lako
2018
Stampa off-set su carta, 70x100cm
I quattro frame che compongono il manifesto sono tratti dal video dallo stesso titolo. I fotogrammi ingranditi privano il campo di calcio dai giocatori e dal pallone, spogliando la partita dalla dimensione socio-politica e lasciandoci in tal modo davanti a un campo verde e delle linee bianche.
God is Green
Gioele Pomante
2018
Stampa off-set su carta, 70x100cm
Con scrittura a mano, la frase God is green fronteggia la foto autoscattata della sonda Curiosity su Marte, rover in cerca di vita sul pianeta rosso. Provocazione e ambiguità, gioco dialettico tra immagine e testo che tenta di decontestualizzare il soggetto e ripensare i termini della missione finanche dell’esistenza stessa.
So long.
Tatiana Stropkaiová
2018
Stampa off-set su carta, 70x100cm
Il poster So long. prende ispirazione da questa frase inglese, che viene spesso utilizzata come saluto di addio. L’autrice fonde l’immagine fotografata quasi attaccandosi alla finestra del treno, con la frase, pensando al dialogo che si instaura tra un spettatore dentro e lo spazio fuori.