Il Giardino della Ciminiera
Il Giardino della Ciminiera
Un nuovo spazio verde progettato dall’architetto del paesaggio Antonio Perazzi, che trasforma il cortile in un giardino dove il pubblico può interagire con alberi, piante, fiori e specchi d’acqua.
La natura è al centro del processo di rigenerazione di Manifattura Tabacchi: così il Giardino della Ciminiera nasce dall’ascolto dell’identità del luogo che negli anni di chiusura è stato conquistato dalle piante e restituisce alla città un’accogliente piazza verde sempre aperta, un luogo dove incontrarsi, sostare e ispirarsi.
La sistemazione del giardino trova ispirazione nella storia della fabbrica che negli anni in cui è rimasta vuota è stata progressivamente conquistata da specie vegetali, autoctone e non, sbucate spontaneamente dal cemento: piante pioniere che si sono adattate a sopravvivere negli spazi abbandonati dall’uomo e hanno ripopolato e abitato Manifattura fino ad oggi, diventando protagoniste in un nuovo spazio iconico che anticipa i principi che guidano la rigenerazione dell’ex fabbrica di sigari.
“I giardini sono fatti di idee, affondano le radici nella memoria e permettono a nuovi sogni di sbocciare.”
Antonio Perazzi, utilizzando come punto di partenza proprio la memoria, ha ripensato il Cortile della Ciminiera restituendogli una nuova vita.
Nel progetto ritroviamo i 38 alberi già allestiti all’ingresso di via delle Cascine (in occasione del festival God is Green – settembre 2019) che vanno a affiancare quelli cresciuti spontaneamente nel cortile, insieme a 700 nuovi elementi tra piante, fiori e piante acquatiche.
“Per creare un giardino e dare completezza allo spazio si sono aggiunte le piante erbacee perenni del piccolo vivaio toscano Il Posto delle Margherite di Valeria Parea, perché per il nuovo giardino servono organismi sofisticati, effimeri, capaci di donare eleganza e piacevolezza con naturalezza in tutte le stagioni. Euphorbia, Salvia, Echinacea, Verbena, Pennisetum, per citarne alcune, si rigenerano di anno in anno creando volumi inediti, capaci di regalare di continuo nuove architetture inaspettate fatte di prolifica generosità. Contemporaneamente forniscono un esempio concreto di una società utopica in cui la natura è arte e gli uomini devono solo lasciarsi sedurre con poesia per fare insieme un nuovo paesaggio.
Le piante, tutte le piante – dagli alberi, ai cespugli, dai rampicanti longevi, alle più piccole tappezzanti capaci di adeguarsi ad ogni superficie drenante, crescendo con poche cure e rigenerando il suolo – saranno le protagoniste di una nuova Manifattura Tabacchi. Natura e qualità dell’ambiente saranno al centro di un nuovo progetto disegnato a quattro mani con la città e con tutte le persone che passeranno da questo luogo, che lo ameranno e saranno orgogliose di farne parte mettendo radici come piante.
Il nuovo Giardino della Ciminiera diventa oggi un perfetto esercizio di convivenza tra uomo e natura, dove entrambi si trovano sullo stesso scalino, in un nuovo paesaggio futuro.”
Antonio Perazzi
antonio perazzi
Progettista milanese, botanico e scrittore, da sempre interessato alla botanica, ai giardini e al paesaggio spontaneo, si è formato al Politecnico di Milano e ai Kew Royal Botanical Gardens di Londra. Dal 1998 dirige lo Studio Antonio Perazzi col quale firma progetti paesaggistici pubblici e privati in Italia e all’estero.
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