God is Green… e vive alle Cascine
L'evento Green della Manifattura
Il Festival God is Green…e vive alle Cascine, che si è appena concluso, ha riportato un notevole successo di pubblico e di gradimento, rappresentando una chiusura ideale dell’Estate Fiorentina, e divenendo un’occasione per parlare di come si costruisce un luogo pubblico da vivere giorno e notte in un dialogo aperto sul verde e la città.
In 2 settimane, il festival God is Green… e vive alle Cascine ha proposto buone pratiche, modelli e stili di vita sostenibili ispirando la cittadinanza fiorentina, in modo leggero e divertente. Il festival ha coinvolto in particolare in due weekend (15-16 e 20-22 settembre) le famiglie del quartiere di Novoli e Piazza Puccini, attraverso molteplici attività: performance artistiche, cene collettive, “degustazioni imparziali”, green design market, conferenze, dj set, circo contemporaneo, street food, biciclettate nel verde con guida in italiano ed in inglese, laboratori per bambini e workshop per adulti.
Il festival a ingresso gratuito ha avuto come filo conduttore l’economia circolare, le grandi sfide globali della sostenibilità, ma anche le attenzioni che possiamo mettere in pratica facilmente nella vita quotidiana nei confronti del nostro pianeta. In occasione della rassegna sono state costruite e colorate alcune arnie che sono adesso installate sul tetto della Manifattura, destinate ad una operazione di apicoltura urbana che porterà alla produzione autonoma di miele, che proseguirà durante la fase di rinascita del complesso. Le api – 50mila per la precisione – sono anche state protagoniste dell’installazione artistica Arnia, a cura di Andrea Cavallari, ospitata nei sotterranei e visitabile nel corso delle due settimane del festival.
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Capitolo I - God is Green..
Le porte si sono aperte nel pomeriggio di Sabato 15 settembre con il talk “Dare to be green. Sfide e sogni di chi fa impresa in rapporto con la natura”, che ha visto Elena Ianeselli (Circular Wool | Lottozero / textile laboratories), Antonio Di Giovanni (Funghi Espresso), Tommaso Cecchi de Rossi (Cecchi de Rossi), Gregory Eve (greenApes), Giovanni Petrini (Ortobioattivo) confrontarsi sulle lezioni apprese dalle rispettive esperienze di imprese innovative e comunitarie, che stimolano l’adozione di pratiche di riuso, riciclo, riduzione degli sprechi, promozione di buone pratiche, innovazione sostenibile e comunitaria.
In contemporanea, sotto il fresco dei porticati della Piazza dell’Orologio, un nutrito gruppi di “citizen scientists” ha partecipato al laboratorio “Che aria tira?”, per l’autocostruzione di centraline per il monitoraggio della qualità dell’aria, che sta strutturando una rete di cittadini che raccolgono informazioni sulla qualità dell’aria, mettendo a disposizione i risultati in tempo reale su una mappa online.
In orario aperitivo si è poi tenuto il workshop con Cecchi de Rossi e Meme, che unisce un designer e una barman attorno ai valori del 100% toscano, 100% naturale, utilizzando i cocktail come coloranti naturali per prodotti lavorati in pelle di alta qualità.
Durante tutto il primo weekend è stato possibile partecipare a un percorso interattivo sull’economia circolare grazie alla collaborazione di Mokarico, Funghi Espresso e Ortobioattivo, per veder trasformare il proprio fondo del caffè in pregiati funghi Pleurotus, ed imparare come in natura quelli che normalmente vengono considerati scarti possano essere risorse di grande valore.
I più golosi hanno potuto anche mettersi alla prova nelle “degustazioni imparziali” proposte da Degustibus, dove si dovevano scovare le differenze tra prodotti bio e industriali facendo affidamento unicamente sul proprio palato.
Infine, oltre a caffè, funghi e degustazioni è stato possibile fare la spesa al market bio e ristorarsi con lo street food contadino presente in piazza nel corso della rassegna.
Il primo giorno si è concluso con un grande concerto, lo spettacolo “Botanica”, tenutosi sabato 15 nella Piazza dell’Orologio. “Botanica” è il nuovo progetto dei DeProducers – il collettivo musicale formato da Vittorio Cosma, Riccardo Sinigallia, Gianni Maroccolo e Max Casacci – che mette in relazione musica e scienza per raccontare le meraviglie del mondo vegetale, grazie alla partecipazione e la consulenza scientifica del prof. Stefano Mancuso, uno dei più importanti ricercatori botanici internazionali nel campo della neurobiologia vegetale. Lo spettacolo ha riempito completamente la piazza, con più di 400 spettatori catturati dalla musica e dalla narrazione per più di 2 ore. La serata si è conclusa con il dj set di Biga il Climatico.
Domenica 16 settembre fin dalla mattina sono stati proposti laboratori di costruzioni in legno per bambini a cura dell’Associazione Culturale Fantulin (dalle ore 10.30 alle 12.30 e dalle 14 alle 18), mentre per gli adulti durante la giornata è stato possibile partecipare a un laboratorio di stampa cartoline con metodo serigrafico manuale, grazie a Ink P (ore 11-13), ad un workshop di riuso creativo attraverso l’uso della pressa a caldo per l’assemblaggio di materiali, tenuto da Lottozero (ore 14-17.30) e di origami con carte di recupero con Arual Dem (per adulti e bambini, dalle 18 alle 19.30).
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Capitolo II - ... e vive alle Cascine
Anche nel corso della settimana gli spazi sono stati aperti ed attivi, non solo con l’esposizione di Arnia, ma anche ospitando più di 100 esperti di spazi collaborativi provenienti da tutta Europa, che nei giorni 20, 21 e 22 hanno condiviso, a partire dall’esperienza del network Impact Hub, le proprie conoscenze e buone pratiche sul “fare comunità”.
Impact Hub European Gathering
Il secondo capitolo del festival si è aperto giovedì 20 con pedalate collettive alla scoperta del quartiere, anche in lingua inglese, per tornare in Manifattura alle ore 21 con “the Big Up show”, spettacolo a cura di Simone Romanò (Cirk Fantastik). Alle 22.30 il tetto degli edifici di Manifattura Tabacchi è stato inoltre il palco, ed il cielo il soffitto, per la conferenza spettacolo “Una playlist per alieni” che racconta la storia del Golden Record, il primo disco lanciato nello spazio, raccontato da Gaetano Grappa e Marco Drago del gruppo creativo Barlumen. In serata, DJ set in modalità silent disco: tutti con le cuffie, a creare una discoteca silenziosa all’aperto.
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Le pedalate collettive e gli spettacoli, così come la Silent Disco, hanno replicato venerdì 21 e sabato 22. Venerdì 21 alle ore 21 il Cirk Fantastik ha portato in scena lo spettacolo “Bus Stop” della compagnia Five Quartet Trio, mentre sabato 22 è stata la volta di “Ego Domina” di Magda XS, sempre alle ore 21.
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Nel pomeriggio di sabato 22, con il supporto di Avventura Urbana, i cittadini del quartiere sono stati invitati ad un incontro pubblico nel quale, seguendo poche e semplici regole, hanno lavorato un intero pomeriggio, divisi in tavoli di lavoro, alla costruzione di una lista di proposte, suggerimenti e osservazioni relative ai due temi emersi come prioritari durante la fase di ascolto avviata durante l’Open Day del 23 Giugno, gli spazi verdi e i luoghi di aggregazione.
La chiusura del festival è stata affidata alla cena di quartiere, un evento aperto ai residenti della zona e a chi ama frequentarla: un momento di condivisione per mangiare insieme piatti cucinati a casa propria o acquistati dai food truck a disposizione sulla piazza dell’Orologio, che può ormai essere ufficialmente considerata come una delle nuove piazze del quartiere, una nuova parte viva ed attiva dell’ecosistema urbano.