Post comunità

#4 La ragazza Carla

 

venerdì 17 luglio

 

h 19:30

 

a cura di Fumofonico
prodotto e realizzato da NAM

 

L’accesso è contingentato in osservanza delle misure adottate dal Governo italiano in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19.

TALK 19.30: Il racconto di una città tramite l’arte, l’esempio della città di Rimini vista attraverso le opere di Elio Pagliarani, Federico Fellini e altri.

Con ​Luigi Nepi (1965), dottore di ricerca presso l’Università di Firenze, è titolare del Laboratorio di Critica cinematografica nella medesima Università. È redattore e critico cinematografico della rivista online Drammaturgia. Studioso ed esperto dell’opera di Chaplin, ha pubblicato saggi e interventi su libri e riviste quali Bianco e nero e Rifrazioni.

LIVE 21.00: Eugenia Galli + Kropotkin
La ragazza Carla” da Elio Pagliarani

Poemetto narrativo e romanzo in versi scritto tra il 1954 e il 1957, e pubblicato integralmente nel 1960 sul Menabò di Vittorini. La ragazza Carla di Elio Pagliarani è il racconto singolare e collettivo di un’Italia che ha da poco superato i traumi della Seconda guerra mondiale e si lancia verso una crescita economica e sociale senza precedenti, ma piena di contraddizioni e compromessi; ed è anche e soprattutto la storia di Carla Dondi, «di anni / diciassette primo impiego stenodattilo / all’ombra del Duomo», che incarna e mette in scena le dicotomie più estreme di questa nuova, psicotica realtà: dalle scuole serali al lavoro di segretaria presso una grande ditta commerciale, Carla vive i riti di passaggio della ragazza che diventa donna
e cova un desiderio di emancipazione, ostacolato dalle ambiguità dei diritti sociali, dalle insidie sessuali dei superiori, dalle coordinate culturali di un tempo che consegna al successo personale l’unica possibilità di realizzazione. Sullo sfondo, sempre, l’illusione del miracolo italiano, coagulo di una serie infinita di storie trascurabili, minime, terminali – come quella di Carla –, di piccoli destini vissuti nella modestia di case fatiscenti nelle periferie di Milano, che sono anzitutto le periferie dell’io e delle sue alienazioni, sotto un «cielo d’acciaio che non finge / Eden e non conosce smarrimenti», ed è il cielo caliginoso della città, forse, ma ancora più il cielo avvelenato del capitalismo occidentale.

POST COMUNITÀ

 

Il ritorno alla normalità, dopo la quarantena. La rassegna approfondisce il lavoro dei protagonisti di Documento – appuntamento del salotto digitale Living Room di Manifattura Tabacchi – portandoli dal virtuale al reale, dove offriranno letture della loro produzione originale o di altri autori del Novecento immerse in ambienti musicali elettroniche trasformeranno il nuovo teatro del Giardino della Ciminiera nella cornice ideale per sperimentare il viaggio lirico proposto dagli ospiti.

 

I cinque autori che presteranno voce alle serate saranno accompagnati dai musicisti che hanno partecipato a Documento, provenienti dalla scena musicale fiorentina e attivi nel panorama nazionale. Un’aggiunta sarà quella di Roberto Paci Dalò, attivo da trent’anni nel mondo della musica per teatro, radio e installazioni, che accompagnerà Wissal Houbabi con il loro racconto originale “Taroots”.

 

La rassegna si concluderà il 31 luglio con una restituzione del Progetto Nell’oscurità di un futuro passato – Iperdiario per la memoria di questi giorni, un diario aperto, condiviso ed anonimo creato dal collettivo Fumofonico durante le settimane di quarantena. Attraverso un percorso di costruzione della drammaturgia con dei volontari raccolti grazie a una open call aperta a tutti, verrà prodotta una performance a partire dai testi e dagli spunti del documento originale costruita negli spazi di Manifattura in 4 appuntamenti della durata di 3 ore l’uno nelle settimane precedenti e nel giorno della messa in scena.

 

Le serate cominceranno con un momento di talk coinvolgendo gli artisti che si esibiranno nella serata in conversazione con personalità del territorio che, partendo dal lavoro che verrà presentato, discuteranno di temi e suggestioni connessi alla performance che seguirà.

Gli ospiti di venerdì 17 luglio

 

Eugenia Galli nasce a Rimini nel 1996 e si sta laureando all’Università di Bologna con una tesi in letteratura italiana contemporanea sulle varianti della Ballata di Rudi di Elio Pagliarani. È membro fondatore di Zoopalco, associazione culturale che si occupa di promuovere la poesia performativa e multimediale sul territorio bolognese e nazionale. Fa parte del direttivo di DAS – Dispositivo Arti Sperimentali, spazio di produzione artistica a Bologna. È finalista del Premio Alberto Dubito di poesia con musica nel 2016 (in collaborazione con Luca Pasini), nel 2018 e nel 2019 (con la Monosportiva Galli Dal Pan). Suoi testi compaiono nelle antologie dedicate al premio e pubblicate da Agenzia X: “Rivoluziono con la testa” (2017), “Il genere errante” (2019) e “Ora vogliamo tutto” (2020). Ha tradotto K. Finneyfrock, R. McKibbens, M. Nettifee Poesie per ragazze di grazia e di fuoco (Rizzoli, 2018) insieme a Tommaso Galvani.

 

Kropotkin è il progetto solista di Francesco D’Elia, classe 1982. Violinista, già attivo, tra gli altri, con Samuel Katarro/King of the Opera, Tribuna Ludu e Criminal Jokers, suona le tastiere nei Sex Pizzul e il violino ne L’Orchestrina di Molto Agevole di Enrico Gabrielli. Attualmente sta lavorando a “Scary Movies”, una serie di rielaborazioni di colonne sonore di film horror e affini.

FUMOFONICO

Fumofonico è un collettivo di artisti performativi e organizzatori di eventi culturali nato a Firenze nel 2017 con la volontà di operare e sperimentare nel campo della poesia performativa. Nel corso degli anni ha organizzato rassegne e partecipato a festival nella città di Firenze e in tutta la regione. Nel corso degli anni, l’attenzione del collettivo si è rivolta verso una visione dell’arte in senso multimediale, dove i vari linguaggi e tecniche si incrociano per partorire nuovi modi di creazione e fruizione delle opere.

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NAM –  Not A Museum è la piattaforma d’arte contemporanea di Manifattura Tabacchi, basata sul principio dell’interdisciplinarità tra le arti e sul coinvolgimento della comunità. Per il programma estivo propone una serie di appuntamenti con artisti e collettivi legati ai linguaggi della performance, del suono, della danza e della poesia. 

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