Per Happening! Rob Mazurek presenta il progetto inedito e site-specific A Wrinkle In Time Sets Concentric Circles Reeling che consiste in una installazione comprendente video, stampe fotografiche, suono e performance in streaming. Mazurek ha lavorato su dicotomie concettuali: il cardine della sua poetica è il dialogo tra dimensione analogica e dimensione digitale, tra corpo e macchina, tempo percepito e tempo condensato. Quello che vediamo nelle foto, nei video e nei 36 frame isolati e stampati su carta, è un processo di trasformazione teso a realizzare una sintesi, una sinestesia tra suono e immagine, che è un altro tema centrale nel lavoro dell’artista. Il lavoro prende infatti le mosse da un dipinto dello stesso Mazurek trasformato in copia fotografica; un doppio analogico che conserva le caratteristiche estetiche dell’originale pur non conservandone l’aura. A questa copia fotografica viene applicato, in digitale, un processing tramite un software che permette di trasformare l’immagine attraverso un qualsiasi suono o composizione musicale; la composizione musicale creata da Mazurek per questa trasformazione è proprio A Wrinkle In Time Sets Concentric Circles Reeling, brano inedito contenuto nell’album Dimensional Stardust che uscirà  il 20 novembre 2020 a nome di Exploding Star Orchestra (il gruppo più dinamico, numeroso e internazionale del musicista americano). Il singolo, presentato come anteprima dell’album in uscita per International Anthem/ Nonesuch, verrà lanciato in contemporanea con Happening! all’interno della trasmissione Battiti, appuntamento di culto nella notte di Rai Radio3. Durante il festival, sarà proiettato anche il videoclip del brano, realizzato dall’artista chicagoano Mikel Patrick Avery.

ROB MAZUREK

Tra gli artisti più originali e rappresentativi del jazz elettroacustico contemporaneo, leader di gruppi come Chicago Underground, Sao Paulo Underground, Black Cube SP o la Exploding Star Orchestra, il cornettista e compositore di Chicago Rob Mazurek è tra i talenti più visionari della musica contemporanea. Attivo sulla scena del jazz e dell’improvvisazione dalla metà degli anni ‘90, Mazurek ha contribuito a rivitalizzare la scena di Chicago, gettando un ponte vitale tra la generazione dell’AACM (Association for the Advancement of Creative Musicians) e quella più giovane, vicina al rock e alla musica elettronica. Fondatore del collettivo Chicago Underground, con formazioni che vanno dal duo (esibitosi in un memorabile concerto nell’isola di San Servolo due anni fa) all’orchestra, Mazurek ha militato negli Isotope 217 e collaborato con Gastr del Sol, Tortoise, Stereolab, Calexico, guidando poi uno straordinario quintetto, il trio Starlicker e la travolgente Exploding Star Orchestra, nonché São Paulo Underground e Black Cube SP.

GABRIELE MITELLI

Gabriele Mitelli esce con due dischi nuovi: il primo in solo, per l’etichetta We Insist! e il secondo in duo con Rob Mazurek, per l’etichetta portoghese Cleen Feed. Presenta il suo nuovo quartetto europeo con i fuoriclasse inglesi: Alexander Hawkins, John Edwards e Mark Sanders. Nel 2017 è miglior nuovo talento italiano per i critici della rivista di settore “Musica Jazz”, vince il Bando AIR per le residenze artistiche all’estero e pubblica il suo secondo disco per l’ Auditorium Parco della Musica di Roma con O.N.G. “Crash”, tra i migliori dischi della classifica di European Jazz Chart, presentandolo in Italia e all’estero, anche in quintetto con il sassofonista americano Ken Vandermark. Durante una residenza organizzata da Novara Jazz a Locarno registra e suona in duo con Alexander Hawkins, pianista inglese che collabora con Louis Moholo, Rob Mazurek, Chad Taylor e tanti altri e con il quale mantiene la collaborazione suonando al Novara Jazz Festival e Lagarina Jazz festival. In pochi anni ha suonato in alcuni dei festival più importanti europei, con importanti musicisti della musica jazz e di confine tra cui Jeff Parker, Rob Mazurek, John Edwards, Mark Sanders, Pasquale Mirra, Markus Stockhausen, Chris Speed, Gianluca Petrella, Ralph Alessi, Simone Graziano, Alexander Hawkins, etc.