Mi chiamo Cristiana e sono un medico psicoterapeuta. Lavoro sul territorio toscano nell’ambito della relazione d’aiuto nelle sue varie declinazioni da quasi un ventennio oramai. L’approccio terapeutico che seguo è a stampo umanistico e quello stesso spirito fondato sul principio di uguaglianza, di diritto umano e di solidarietà oramai permea a tutto spessore la mia stessa esistenza.

Attualmente mi interesso prevalentemente di clinica ma, mia altra grande passione e stata e resta la formazione. Questa mi permette di essere in relazioni umane significative in cui posso passare la mia esperienza e al contempo apprendere attraverso la relazione con i discenti. Per molti anni mi sono impegnata come didatta prima junior, poi senior e infine come direttrice di corso presso l’Istituto dell’Approccio Centrato sulla Persona, scuola di specializzazione per medici e psicologi in psicoterapia, fondata da Carl Rogers e Alberto Zucconi.

Da altrettanto tempo mi sono interessata di comunicazione in campo scolastico e genitoriale erogando corsi in qualità di formatrice Gordon. Questa rimane una delle mie attività preferite. A volte trovo stupefacente come nel così breve tempo, 8 incontri, le persone siano in grado di reindirizzare le loro relazioni con figli e allievi producendosi in rapporti più armoniosi, efficaci e ricchi di rinnovato rispetto e libertà. Questa parola – libertà – associata a fiducia e allegria restano gli obiettivi fondanti del mio operato. Provo gioia quando riesco a riportare il sorriso nel cuore di una persona o quando riesco ad erogare conoscenza, ovvero quelle nozioni indispensabili a rendere un individuo svincolato da giudizi e pregiudizi.

Un’altra attività a me cara sono i “Gruppi d’Incontro” che forniscono un’opportunità di crescita personale attraverso l’esperienza di più persone che si incontrano in un clima sicuro di accettazione privo di maschere, autentico. Da qui la scelta di avere lo studio nella mia abitazione. La terapia si consuma in una stanza di casa in modo da favorire l’aderenza anche concreta agli assunti del paradigma terapeutico rogersiano che prevede veridicità, genuinità, accoglienza e accettazione del cliente da parte del terapeuta.