Sergio Risaliti, curatore del ciclo di Residenze d’Artista di Manifattura Tabacchi, racconta l’esperienza della seconda edizione La meraviglia e il rinascimento in progress che ha generato.

Gli artisti de La meraviglia, il secondo capitolo di Residenze d’Artista di Manifattura, il racconto dei sei protagonisti e della loro ricerca in campo artistico.

Durante God is Green, i sei artisti in residenza hanno realizzato sei manifesti che interpretano il tema centrale del festival di Manifattura Tabacchi: il verde. Non solo un colore, ma anche altro, quell’altro che forse solo attraverso gli occhi di un artista è possibile scovare dietro la superficialità apparente delle cose.

Gli artisti in residenza de La meraviglia nei luoghi dove l’arte prende forma: Collevilca per il cristallo, Adarte per le cornici e la Fonderia artistica Ferdinando Marinelli per il bronzo.

“Di per sé La meraviglia è un tema molto aperto e ci può stare tutto dentro. Però se lo inserisci all’interno di una terapia che comprende inizialmente La cura, in mezzo La meraviglia e infine L’armonia, stai creando una specie di recinto entro cui si può definire quella cosa indefinibile che è la ricerca artista. Soprattutto in generazioni così giovani.”

Con queste parole il tutor Paolo Parisi definisce La meraviglia, il secondo capitolo del programma triennale delle Residenze d’Artista di Manifattura.

L’artista Stefania Galegati racconta cosa significa fare arte, quali sono gli attori che fanno parte di questo mondo e il ruolo che sta giocando Manifattura Tabacchi all’interno del panorama artistico italiano.

Nel workshop che ha tenuto con gli artisti de La meraviglia ha lavorato sulla disabitudine e sul pensare diversamente.

L’artista Rä di Martino in occasione del workshop con gli artisti de La meraviglia racconta come è nato il suo modo di fare arte e quale è stato il lavoro con i sei giovani.

“C’è chi è completamente sfocato e si muove, diventando più psichedelico, chi è precisissimo, come è giusto che sia, chi è narrativo e chi andrà su un’altra strada. Questo era un po’ il punto per me: cercare di partire da una stessa matrice e vedere come siamo, come con uno stesso mezzo andiamo a finire in luoghi completamente diversi.”

“Cercare la meraviglia, stupirci e stupire continuamente. Il nostro lavoro è fatto di situazioni che cambiano e relazionandosi hanno anche questa variabile.”

Così gli artisti Pantani-Surace si raccontano in occasione del workshop con gli artisti de La meraviglia.

La luce, il tempo, l’idea dell’immagine e l’identità della traccia oltre che dell’opera.

Le artiste Goldschmied & Chiari raccontano quali sono stati i temi affrontati durante il workshop con gli artisti de La meraviglia.

“Siamo partiti da delle suggestioni visive, ma soprattutto da degli esercizi da fare nello spazio.”

L’artista Elena Mazzi racconta i focus del suo lavoro in occasione del workshop con gli artisti de La meraviglia.

Giardini e spazi naturali, come tema di ricerca ed indagine. Robert Pettena racconta il suo particolare lavoro con i sei artisti in residenza da La meraviglia.

“L’arte ha avuto sempre questa grande capacità di mettere in relazione tanti mondi.” Così Alberto Garutti sottolinea il forte respiro internazionale de La meraviglia.

L’artista Domenico Bianchi racconta il suo lavoro in occasione dell’incontro con gli artisti de La meraviglia, secondo ciclo di Residenze d’Artista di Manifattura Tabacchi.

Immaginare le città del futuro ascoltando il podcast a cura di Radio Papesse.

4m2  di arte site-specific

Toast Project Space è uno spazio indipendente di 4m2 aperto al confronto e alla sperimentazione delle pratiche artistiche contemporanee. Fondato nel 2019 da Stefano Giuri, artista che ha partecipato al primo ciclo di Residenze di Manifattura, l’attività dello spazio prevede mostre bimestrali, dove gli artisti sono invitati a produrre un progetto “site specific”. Attraverso interviste ai protagonisti, la rubrica ripercorre tutti gli interventi artistici presentati in TOAST.

Rebecca Moccia racconta CUORE, il primo episodio di Fireworks, all’interno di TOAST Project Space. Un’esposizione che sfugge dalla temporalità – chiusa – di una mostra, per assumere la conformazione episodica del poema epico.

Stefano Giuri racconta la nascita di TOAST Project Space all’interno di Manifattura, e introduce NOW NOW di Marco Ceroni.

La ricerca dell’artista si basa su una serie di sculture nate dalla manipolazione di oggetti residui che sfuggono al quotidiano e che lasciano immaginare al pubblico una dimensione altra.

Guendalina Cerruti presenta l’installazione site specific SWAN LAKE AND SWAN DANCE. Una coreografia di cigni per TOAST Project Space.

Il writer Enne Boi e il curatore Luigi Antonio Presicce raccontano FACCIATOSTA RECORDS, la quarta installazione site-specific di TOAST Project Space.

Lek M. Gjeloshi racconta Huracàn, il suo lavoro per TOAST Project Space: “l’oggetto in sè vive ed è oggeto d’interesse per me grazie a questa fusione di una macchina super-esclusiva e un’altra macchina che ha una funzione pubblica, utilitaria per tutti.”

Clubbing is an attitude, i suoni sotto la ciminiera

Un appuntamento pensato per rivivere in video le migliori serate passate in Festa, lo spazio di B9 dedicato alla musica elettronica e ai concerti live